L'immaterialismo di Berkeley
IMMATERIALISMO L'aforisma "Esse est percipi", con cui si sintetizza questa posizione filosofica, sta a significare che tutto ciò che noi possiamo dire degli oggetti e dei fatti che ci sembrano reali è che "li percepiamo", senza che ciò ci autorizzi a dire anche che essi esistano. Quando noi pensiamo una certa cosa che ci sembra realmente esistente in realtà, secondo Berkeley, non facciamo altro che collezionare nella nostra mente una serie di idee su di essa. Le cose materi...ali esistono soltanto nella nostra testa perché le idee che si estrinsecano come percezione si concretizzano alla nostra coscienza. Il termine immaterialismo è stato coniato dal filosofo-teologo irlandese George Berkeley (1685-1753) per definire la sua dottrina che nega l'esistenza della materia. (cit.)
Quindi "Esse est percipi" sta alla base del concetto filosofico dell'immaterialismo , coniato appunto da Berkeley.Poteva essere inserito in un contesto solo filosofico ancora fino al secolo scorso,ma oggi la situazione è enormemente diversa. Le frontiere delle ricerche "alternative" stanno sviluppando in termini quantistici delle teorie che fondono sempre più i concetti filosofici con quelli scientifici (matematici e fisici in particolare). Infatti oggi esiste il concetto di universo olografico (il quale regge bene ad ogni teoria è sperimentazione) che avvalora l'immaterialita' della realtà che ci circonda ,concretizzando il fatto che siamo noi stessi i fautori di ciò che vediamo e percepiamo. Tutto questo può essere preso al pari di nuove fondamenta per rielaborare il senso d'esistenza nonché di creati e creatori.